Sciopero sociale, non è che l’inizio

Il 14 novembre 2014 rappresenta un punto di partenza per una generazione che ha deciso di alzare la voce contro il futuro di precarietà che la classe dirigente di questo paese, succube dei burocrati europei, ha deciso di consegnarle.

Siamo scesi in piazza a decine di migliaia nelle principali città italiane e abbiamo dimostrato di essere un corpo vivo che non accetta regole e ricatti.  Oggi la lotta vera, reale, concreta è tornata protagonista. Il conflitto simulato, il corteo fine a se stesso ha lasciato il campo ad azioni concrete, come avvenuto a Napoli con i picchetti all’esterno dei negozi in franchising, i quali sono un esempio vivo di precarizzazione delle nostre vite. In alcune città abbiamo incontrato, ancora una volta, la repressione di uno stato completamente assente se non nell’utilizzo del manganello contro chi manifesta. Ai compagni feriti va la nostra solidarietà militante.

Da questa giornata i movimenti escono più forti e consapevoli di poter giocare un ruolo decisivo nel fermare il jobs act, buona scuola e Sblocca Italia.

Il 14 novembre non è che l’inizio. Non fermiamoci!

 

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